martedì 7 luglio 2009

I vigili... questi bistrattati


Intervento del Comandante della Polizia Municipale.

Estate che va, estate che viene! E puntuale come un cronografo svizzero eccolo lì il solito indice accusatorio contro le istituzioni sempre e comunque colpevoli di tutto, anche delle manchevolezze altrui.
Nulla di nuovo all’orizzonte, ma ogni tanto un richiamo alla realtà non guasta!
Il riferimento è al monotono vituperare l’operato dei Vigili Urbani di cui viene sempre evidenziato il non esser presenti nei momenti “critici”, nonché, a seconda delle diverse situazioni, l’essere troppo permissivi o troppo severi. E’ però giunto il momento di puntualizzare alcuni aspetti.
La Polizia Municipale è la più riconoscibile espressione dell’apparato municipale in quanto è in prima linea ogni giorno, svolgendo un’attività che è principalmente a contatto diretto con i cittadini.
Un contatto non sempre facile, perché spesso reso necessario da ragioni di intervento repressivo. La disciplina, intesa come modalità di comportamento compatibile con la civile convivenza tra tutti, è sentimento sempre meno popolare. La nostra società si è incamminata da tempo verso forme di insofferenza continua e di anarchismo strisciante, che conducono i cittadini, da una parte, a reclamare sempre e di più la mano severa nei confronti dei disturbatori (in tutti i sensi), e, paradossalmente dall’altra a giustificare con larga indulgenza ogni propria azione.
La Polizia Municipale è spesso odiosamente associata alla “multa”, alla “contravvenzione” che sanziona condotte illecite.
Illeciti che l’autore, naturalmente, nel proprio intimo (e spesso in maniera plateale) autoassolve generosamente, ricorrendo con disinvoltura a paragoni con il comportamento illecito altrui “fortunatamente” sfuggito alla punizione.
Se, invece, si esaminasse il proprio senso civico si farebbe del bene intanto a se stessi e, poi, alla società.
In una comunità costituita da persone avvedute e civili, si avrebbe molto meno necessità di vigilanza e di repressione, cosicché, per logica conseguenza, si avrebbe più tempo per quella prevenzione più utile e meno costosa.
I Vigili Urbani sono facilmente esposti ad ingiusta impopolarità e ad una litigiosità gratuita che, purtroppo, spesso sconfina nella violenza che ne mortifica la pur specchiata operatività.
Anche i Vigili Urbani “soffrono” e si “arrabbiano” per ogni forma d’illegalità, specie quando attentatrice dell’incolumità delle persone. Si vorrebbe essere dovunque per proteggere tutti: ma ciò non è possibile! Allora, anziché semplicisticamente sentenziare sulla condotta dei Vigili Urbani, sforziamoci di tenere alti quei valori inestimabili che si chiamano “responsabilità”, “rispetto” e “prudenza”. Rispettiamo tutti la legalità e, prima di emanare verdetti, cerchiamo tutti di contribuire fattivamente ad un futuro sempre più evoluto e civile.

IL COMANDANTE
Ten.Col. Cosimo Tarantino