giovedì 29 ottobre 2009

Bilancio, Udc: "ci affidiamo solo ai fatti con dossier e diffida"



Un dossier di circa 50 pagine, con diffida ad adempiere, è stato depositato nella giornata di oggi per dimostrare, ove ce ne fosse bisogno, che l’Udc agisce con i fatti e non a parole.


I consiglieri comunali Antonio Sabato, Mino Frasca, Maurizio De Bitonti e Adriano Muci hanno affidato ad un noto avvocato il compito di porre l’accento sulle presunte irregolarità che avrebbero accompagnato l’azione amministrativa nell’ultimo periodo.

“Siamo di fronte ad una palese violazione delle leggi in materia di pubblica amministrazione e la nostra decisione di affidarci ad un legale nasce dalla volontà di tutelare l’Assise comunale d possibili e realistici risvolti poco piacevoli per chi dovesse assumersi la responsabilità di votare alcuni atti presenti nell’ordine del giorno che ha accompagnato la convocazione del Consiglio per il giorno 31 ottobre. Innanzi tutto va rilevato il mancato rispetto dei termini in relazione ai giorni che i consiglieri avrebbero dovuto avere a dispozione per una corretta e serena valutazione della documentazione. Questa sarebbe dovuta essere a disposizione venti giorni prima della data fissata per il Consiglio e avrebbe dovuto avere a corredo, ai sensi dell’art. 227 del Teul, il parere dei revisori dei conti. Considerato che tale parere risulta depositato il giorno 25 ottobre, è palese il mancato rispetto della normativa. Già questo sarebbe di per sé sufficiente a mettere in serio pericolo la validità della convocazione dell’Assise a cui si aggiunge l’eventuale corresponsabilità che i consiglieri assumerebbero approvando debiti fuori bilancio rinvenienti da esercizi finanziari diversi dal 2009, oltre che per una ricognizione di equilibri che, secondo quanto accertato dai revisori, sarebbe priva di certezza sulle entrate.

Con la diffida presentata abbiamo chiesto agli organi competenti il ritiro dei punti 3 e 6 all’ordine del giorno, ma vogliamo anche rivolgere alcune domande ai consiglieri di maggioranza, ai quali in questi giorni stanno arrivando ampie rassicurazioni sulla opportunità di votare i punti relativi ai debiti fuori bilancio. Da loro vorremmo sapere se si sono chiesti come mai le rassicurazioni sono state solo verbali e mai con documenti. È appena il caso di ricordare che ogni singolo consigliere avrebbe una responsabilità personale in caso di accertamento di anomalie da parte della Procura della Corte dei conti alla quale, in un modo o nell’altro, sarà inviato il nostro dossier.

A questo punto invitiamo i consiglieri a voler valutare attentamente la propria posizione, tenendo conto che noi ci siamo affidati a documenti scritti da un valido professionista e non ad una serie di parole che lasciano il tempo che trovano”.

I consiglieri comunali Udc: Antonio Sabato, Mino Frasca, Maurizio De Bitonti e Adriano Muci


mercoledì 28 ottobre 2009

"Il debito dei comuni è cosa fisiologica: tenetevi i vostri sconti"



In una conferenza stampa dell’Udc in merito alla votazione sul bilancio di esercizio in programma nel consiglio comunale di Nardò, Sabato prossimo, pare sia stata pronunciata la volontà di non fare sconti a nessuno e di ricorrere anche alla denuncia, se necessario.


Anche se nessun comunicato dell’Udc è stato inoltrato in merito, possiamo ritenere attendibili le voci provenienti dalla conferenza stampa, alle quali il sindaco di Nardò, Antonio Vaglio, ha inteso chiarire che, la maggioranza che lo sostiene, "per abitudine, non chiede sconti a nessuno”.

E poi affonda: “ognuno svolga il proprio ruolo con meno platealità e più serietà nella consapevolezza di ciò che dice e di ciò che fa.

L’Amministrazione da diverso tempo sta lavorando intensamente e intende presentarsi in Consiglio Comunale con chiarezza e determinazione, con la certezza che ogni cosa è al suo posto.

Non c’è nulla da nascondere e pertanto non siamo né intimiditi né preoccupati.

Il percorso intrapreso, difficoltoso e per certi aspetti insidioso, ci trova pronti a confrontarci in Consiglio dove, a carte scoperte, ognuno si determinerà come crede. Non ci spaventano né gli allarmi, né le minacce e tantomeno le turbative che si stanno susseguendo in questi giorni con particolare intensità. Anzi ci rafforzano.

I consiglieri di maggioranza nella loro più ampia libertà, sapranno valutare con scienza e coscienza gli atti ed i fatti e prenderanno le più opportune decisioni.

La squadra è salda e serena. Qualunque sia l’esito finale.

L’azione dell’Amministrazione e degli uffici, nella predisposizione degli atti deliberativi per il Consiglio si è monitorata costantemente con i revisori, raccogliendo le indicazioni da loro date.

I rilievi da loro mossi, valutati con estremo rigore e competenza da professionisti di grande prestigio, non demoliscono assolutamente l’impianto finanziario e trovano puntuale risposta nelle modifiche suggerite.

Lavorare sui conti e chiarirli è un sereno percorso in cui sono impegnati gli uffici e l’amministrazione.

Le reiterate minacce di ricorso all’Autorità giudiziaria – lamenta Vaglio- il cui unico scopo è quello di intimidire, non spaventano l’Amministrazione né i consiglieri comunali che non solo non hanno nulla da temere ma hanno invece tanto da insegnare in quanto a correttezza, serietà, onestà e capacità.

Cari rappresentanti dell’Udc- diventa paternale il sindaco- le denunce si fanno quando ci sono insindacabili elementi. Non si sbandierano e non si preannunciano.

Riteniamo che un ente con un rilevante avanzo di amministrazione, con un patrimonio disponibile di rilevante valore immobiliare, che ha saputo gestire in maniera virtuosa, senza mai aumentare le tasse, ha tutte le carte in regola per continuare l’azione amministrativa.

La presenza di debiti nelle amministrazioni- conclude il sindaco- è un fatto del tutto fisiologico, comune pressocchè a tutte le città d’Italia che, spesso, come per Nardò, non sono imputabili all’attuale amministrazione".


martedì 27 ottobre 2009

"Non condivido metodi poco trasparenti, mi dimetto!"


Colpo di scena nella vita politica cittadina proprio all’indomani del successo che il partito democratico ha registrato con l’enorme affluenza al voto, a testimonianza di una intensa partecipazione civile. E’ chiaro che, prima e durante, i preparativi per queste primarie sia accaduto qualcosa che ha amareggiato e deluso la segreteria cittadina in carica, Anna Spenga, che si dimette dalla guida della sezione cittadina del Pd, senza attendere il prossimo ed imminente congresso cittadino.
Con una lettera indirizzata al Coordinamento Cittadino del PD, al Segretario Provinciale Salvatore Capone, all’Onorevole Teresa Bellanova e al neo segretario regionale Sergio Blasi, la coordinatrice del partito cittadino rimette le sue dimissioni e testualmente scrive:
“Carissimi,
è con tanta tristezza che mi accingo a scrivere quello che sarà il mio ultimo comunicato da Segretaria cittadina del PD .

Abbiamo il nuovo Segretario Nazionale Pierluigi Bersani e già possiamo gioire per il successo di Sergio Blasi ma, in me è maturata una decisione irrevocabile: MI DIMETTO.

Decido di abbandonare anticipatamente quell’incarico che comunque avrei passato nelle mani di qualcun altro col prossimo Congresso cittadino.

Già da qualche giorno avevo maturato questa decisione, allorché il discutibile metodo utilizzato per la formazione delle liste collegate al Segretario Nazionale e Regionale, aveva ingenerato un diffuso malcontento fra tanti amici e dirigenti del partito, lasciando presagire un disimpegno degli stessi.

Ora, ad elezioni concluse, prendo atto della “coerenza” di questi ultimi e dei metodi poco trasparenti di altri e sento di non aver nulla in comune né con gli uni né con gli altri.

In anni di militanza politica ho anteposto sempre il bene del partito ai miei interessi personali.

Mi sono fatta carico di responsabilità che non mi appartenevano, avallando spesso decisioni non condivise, ho lottato per portare consensi elettorali di tutto rispetto in più competizioni elettorali.

Ho resistito di fronte ad attacchi beceri provenienti da frange del mio Partito fin dal mio insediamento, ma non posso superare la DELUSIONE per quanto accaduto oggi.

Sento che non riuscirei a comportarmi come se nulla fosse accaduto, e poiché una delle poche qualità che mi riconosco è la lealtà, ritengo doveroso interrompere qui quel percorso iniziato due anni fa con tanti meravigliosi compagni di viaggio con cui mi accomunava un grande sogno : FAR DIVENTARE GRANDE UN PARTITO CHE AVREBBE CAMBIATO LA NOSTRA CITTA’ E L’ITALIA INTERA”.
Domenica 25 ottobre ’09 Anna Spenga